Malvasia è un vitigno prevalentemente a bacca bianca , che presenta circa 20 varietà riconosciute. Le diverse varietà differiscono ampiamente per caratteristiche morfologiche, gustative ed ampelografiche.

L’origine del nome di questo vitigno viene attribuita ad un particolare vino che, nel Medioevo, veniva prodotto nell’isola di Malta. Nel corso del XIII secolo venne portato in Italia dai Veneziani, i quali con il termine dialettale malvasie indicavano i loro bar. Le più rinomate di Malvasia sono: troviamo la Malvasia delle Lipari, la Malvasia nera di Brindisi e la Malvasia di Sardegna.

La caratteristica principale di questo vino è il lungo invecchiamento al quale viene sottoposto. La disciplinare ha fissato questo periodo in due anni, ma in genere i produttori si spingono anche oltre i tre anni di invecchiamento.

Nel processo di produzione, dopo essere state raccolte le uve vengono pressate e successivamente solfitate.
Durante il periodo di invecchiamento a basse temperature di almeno due anni, viene sottoposto ad ulteriori travasi e filtrazioni, prima dell’imbottigliamento.

La Malvasia viene prodotta in versione sia secca, che dolce. La produzione della versione dolce avviene aggiungendo una percentuale di zuccheri.

Caratteristiche della Malvasia

Il vino ricavato da questo vitigno ha un profumo molto delicato ed ha un colore giallo paglierino con sfumature dorate, che tendono all’ambrato a seconda dell’invecchiamento.

Il vino Malvasia bianco si caratterizza per il suo profumo molto delicato.
Alla vista si presenta di colore giallo paglierino con delle sfumature dorate, più o meno intense.

La consistenza è buona e la sua struttura importante. All’assaggio è fresco ed ha un piacevole retrogusto di miele e talvolta di ricordi floreali e muschiati.

malvasia, MALVASIA

SCELTA ILGUSTONAUTA: Malvasia di Bosa Riserva 2014 – Cantina Columbu

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