Il Molise è la Regione più piccola del Sud Italia e si trova a cavallo tra mare e rilievi collinari/montuosi.

Poco conosciuta dai turisti, questa Regione propone invece grandi tesori storici risalenti all’epoca romana ed è la meta giusta per chi cerca qualcosa di non scontato e, soprattutto, non affollato.

Il Molisano presenta anche un’ampia cultura eno-gastronomica, motivo per cui, durante il vostro soggiorno, non dovrete mancare di assaggiare una buona zuppa alla termolese, coccolarvi con le dolci cacaruozze -morbidi biscotti decorati con glassa e confettini- e di rilassarvi con un buon bicchiere di rosso Tintilia!

TERMOLI

, MOLISE: TERMOLI E LARINO

Termoli, in provincia di Campobasso, è una delle cittadine più abitate del Molise e, soprattutto, un luogo che nasconde bellezze inaspettate.
La città si affaccia sul mare e presenta un centro storico racchiuso dall’antica cinta muraria; dall’alto di questo borgo si può godere di una splendida vista, che si estende fino ai rilievi Abruzzesi della Majella.

Iniziamo ad esplorare il Paese Vecchio, come definiscono il centro storico gli abitanti di Termoli, passeggiando. Subito, noteremo una particolarità: molte strade così strette da permettere il passaggio solo di profilo: sono le rejiecelle, percorsi tipici di questa città.

Saliamo verso il punto più alto del borgo e giungiamo in Piazza del Duomo, dove si trova la Cattedrale di Santa Maria della Purificazione. L’edificio è in stile romanico, la facciata presenta un portone “contornato” da 7 grandi archi decorati con bassorilievi. All’interno è possibile visitare la cripta composta da 3 absidi, in cui oggi vengono conservate le reliquie di San Basso, patrono della città e San Timoteo, discepolo di San Paolo.

La chiesa si pensa sia sorta sui resti di un antico edificio pagano di cui però non c’è testimonianza, a causa dei numerosi restauri avvenuti nei secoli, a causa dei danni provocati dai terremoti.

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Cattedrale Santa Maria della Purificazione

Ci spostiamo appena fuori dalle mura e, tra terra e mare, troviamo il Castello Svevo, la più importante architettura a scopo difensivo di tutto il Molise.
Costruito nell’XI secolo, durante la dominazione normanna, è stato edificato esclusivamente con pietra arenaria e calcarea. La sua struttura è composta da un nucleo, che comprende le 4 torrette ancora oggi visibili, ed una torre centrale sopraelevata, che oggi è diventata la stazione metereologica dell’aeronautica militare.


L’appellativo Svevo deriva da Ferdinando I d’Aragona che, a seguito di un terremoto nel 1456 che causò notevoli danni al castello, si occupò del suo restauro.

Il 15 Agosto, in memoria dell’attacco dei Turchi del 1566, si può assistere all’ “incendio del castello”, durante cui luci e fuochi d’artificio colorano il Castello.
Una simpatica curiosità è quella riguardante il “fantasma” ospite del castello: u mazz’marill’, fantasmino dispettoso e burlone che vagava di notte per tutto il borgo antico, facendo dispetti nelle case dei pescatori per poi ritirarsi a riposare nel suo castello.

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Castello Svevo

Terminiamo il nostro giro di Termoli con una passeggiata ristoratrice in riva al mare, dove oltre a ristorarci con un piatto tipico, potremmo ammirare i trabucchi: antichissime strutture per la pesca, formate da una palizzata conficcata negli scogli ed una passerella che collega con la terraferma, sulla lunghezza è presente una rete da pesca, che viene calata in acqua con un argano.

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Trabucco

LARINO

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Anfiteatro Romano

Larino, situato nella zona collinare in provincia di Campobasso, è il comune più ricco di storia del Molisano e, tra gli altri, ospita il tribunale ed il carcere di massima sicurezza della Regione.

Passeggiando per il centro storico, noteremo subito la Cattedrale di San Pardo, in stile romanico, con rosone gotico, la chiesa svetta tra gli edifici cittadini grazie al suo campanile. Il rosone presenta tredici raggi, probabilmente a simboleggiare Gesù e i suoi discepoli.

All’interno troviamo dipinti trecenteschi e la cripta, che conserva le spoglie del patrono. Proprio in onore di San Pardo, ogni anno a fine Maggio (25,26 e 27) si celebra la festa patronale, durante la quale per le strade di Larino sfilano oltre 100 carri trainati da buoi e adornati ognuno da oltre 1000 fiori di carta fatti a mano dalle donne larinesi.

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Festa di San Pardo

Proseguiamo la passeggiata sino ad arrivare all’antico Palazzo Ducale, oggi sede del Municipio. Al suo interno troviamo il museo civico, in cui sono conservati tre bellissimi mosaici: il mosaico della Lupa, del Leone e quello degli uccelli, ben allestita anche la sezione numismatica.

Terminiamo il nostro viaggio dirigendoci verso la zona di Piana San Leonardo, dove possiamo ritrovare l’Anfiteatro Romano, struttura edificata tra il 70 ed il 150 d.C., probabilmente grazie a fondi stanziati da un benestante mecenate.

Particolarità della struttura è la sua costruzione nello spazio: una parte dell’anfiteatro è costruita in elevato rispetto al livello stradale, un’altra parte è invece edificata a sei metri di profondità.

Nei pressi dell’anfiteatro sono state ritrovate diverse tombe, caratteristica che fa pensare che l’antico “stadio” sia sorto sulle ceneri di un’antica necropoli.

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