Matera è il capoluogo della Basilicata, nonché il più grande comune per superficie della stessa.

La città ha origini risalenti al Paleolitico, che sono state documentate dal ritrovamento di grotte e manufatti rupestri.
Spesso viene identificata come Città dei Sassi o Città Sotteranea, per le particolari abitazioni scavate all’interno della roccia di tufo.

Importanti i riconoscimenti internazionali: nel 1993 i Sassi furono dichiarati Patrimonio dell’Umanità UNESCO e, nel 2014, Matera fu eletta Capitale Europea della Cultura 2019.

Matera non è soltanto storia, qui, infatti, anche i palati più esigenti troveranno pane per i loro denti.
Tra i prodotti tipici, assolutamente da provare, vi segnaliamo: il pane di Matera IGP, i vini Matera DOC, e l’olio del parco delle Chiese rupestri, tutelato dalla certificazione volontaria di prodotto.

SASSI DI MATERA

matera, BASILICATA: MATERA

I Sassi di Matera sono sicuramente l’attrazione principale non solo della città, ma anche dell’intera Basilicata.

Questi “Sassi” sono un antichissimo insediamento abitativo costruito nella roccia tufacea sul fianco del vallone Gravina, che dal 1993 è Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

I Sassi sono formati da un particolare intreccio di case costruite all’interno di grotte, chiese rupestri, vicoli tortuosi e cunicoli sotterranei e testimoniano l’abilità dell’uomo di costruire in armonia con la conformazione naturale del territorio.

Negli Anni ’50/’60 i Sassi furono considerati “vergogna nazionale” a causa delle pessime condizioni igieniche e del sovraffollamento nelle case grotte tanto da venir abbandonati e lasciati nella rovina più completa.
Circa trent’anni dopo iniziarono i lavori di conservazione dei Sassi, cui seguì il riconoscimento Unesco.

I Sassi di dividono in due quartieri: il Sasso Barisano, il rione più grande, le cui case oggi ospitano per lo più negozi, ristoranti e alberghi, e il Sasso Caveoso, considerato il quartiere più antico che maggiormente conserva l’aspetto della città rupestre.

CATTEDRALE DI MATERA

matera, BASILICATA: MATERA

La Cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant’Eustachio si trova sul colle della Civitas, punto più alto della città, da cui ammirare il Sasso Barisano.

La chiesa fu costruita nel XIII secolo, sui resti di un monastero benedettino dedicato a Sant’Eustachio.
Dal 1627 la cattedrale fu dedicata alla Madonna della Bruna e a Sant’Eustachio, protettori della città.

La facciata è un esempio di architettura romanico-pugliese, con un portale riccamente decorato, sormontato dalla Madonna della Bruna ed un rosone a 16 raggi, simbolo della ruota della vita.
Sopra il rosone, l’arcangelo Michele schiaccia il drago, circondato da due figure maschili ai lati ed un’altra in basso che funge da atlante.

Notevole la torre campanaria alta 52 m. a 4 piani di cui tre con bifore e uno (il quarto) con monofore sormontato da una cuspide a piramide quadrangolare.

L’interno è stato rimaneggiato in epoca barocca e conserva un reperto artistico importante: il presepe di pietra realizzato nel 1534 da Altobello Persio.

LA CASA GROTTA

matera, BASILICATA: MATERA

Prima di lasciare Matera alla volta del Parco Naturale, non possiamo non visitare la Casa Grotta.

Questa abitazione si trova in Vico Solitario ed è un esempio di abitazione del Sasso Caveoso, un tempo zona “residenziale” tipica di Matera, poi abbandonata a seguito della legge di risanamento dei Sassi del 1952.

L’ingresso alla casa è costituito da una grande cavità rocciosa che fa da cornice all’arco d’entrata,unico elemento costruito che si addossa alla grotta nella quale è stata ricavata l’abitazione; le ultime modifiche del prospetto sono risalenti al 1700.

Le peculiarità della casa sono: il focolare con l’area adibita a cucina, al centro della casa un piccolo tavolo con l’unico grande piatto dal quale tutti mangiavano, il letto composto da due cavalletti in ferro, sui quali poggiavano delle assi di legno e il giaciglio costituito da un materasso ripieno di foglie di granturco; di fronte al letto, la stalla con la mangiatoia che ospitava il mulo; oltre un piccolo tramezzo, trovava collocazione l’altra stalla con la mangiatoia, la cava tufacea dalla quale si ricavavano i blocchi di tufo ed una cavità circolare usata come letamaio o come deposito per la paglia.

Di particolare interesse è il sistema di raccolta delle acque piovane dall’esterno; ben visibili sono la canalizzazione e la cisterna.

PARCO DELLA MURGIA MATERANA

matera, BASILICATA: MATERA

Il parco archeologico storico-naturale delle Chiese rupestri del Materano, chiamato anche parco della Murgia Materana, è un’area protetta della Basilicata, al confine con la Puglia

Il parco è stato istituito nel 1990, con l’intento di l’obiettivo di tutelare, recuperare e valorizzare i reperti di archeologia preistorica e storica, e di salvaguardare e valorizzare l’habitat rupestre ed il patrimonio delle chiese rupestri ricadenti nel territorio dei comuni di Matera e Montescaglioso.

In questa zona si trovano circa 150 chiese rupestri, sparse tra la Murgia e le Gravine. Questi luoghi di culto, erette da comunità benedettine e bizantine, sono decorati con affreschi ed incisioni, importanti testimonianze della storia rupestre.

Infine la vocazione agricola di tutto il territorio è testimoniata dalla presenza di numerose masserie, molte delle quali fortificate.

A livello di fauna possiamo trovare: tassi, volpi, tartarughe, cinghiali, vipere ed usignoli. Il Simbolo del parco è il falco grillaio chiamato in dialetto u strjscìgnl, piccolo rapace presente in colonie numerose in tutto il territorio materano, che spesso nidifica sui tetti dei Sassi di Matera.

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