Porto Venere, Portivène nella variante locale, è un comune in provincia di La Spezia, in Liguria.
Grazie ai suoi paesaggi peculiari, dal Dal 1997 porto Venere gode dello statuto di patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

Le prime notizie del borgo si hanno circa nel II secolo d.C., quando l’imperatore Antonino Pio iscrisse all’interno del suo Itinerario Marittimo la presenza di questo borgo tra Sestri Levante e Luni.
Il nome originale del borgo era Portus Veneris e derivava da un tempio dedicato alla dea Venere Ericina, sito nel luogo in cui ora sorge la chiesa di San Pietro. La dedica alla Dea della Bellezza è probabilmente collegata alla tradizione, secondo cui la dea nacque dalla spuma del mare, abbondante proprio sotto quel promontorio.

porto venere, PORTO VENERE

La storia del borgo fu abbastanza travagliata: inizialmente divenne base navale della flotta bizantina, per essere in seguito assalita e distrutta dai longobardi nel 643 d.C. .
Successivamente attorno all’anno 1100 fu ceduta dai propri feudatari alla Repubblica di Genova, per essere poi conquistata dall’Impero Francese e ancora successivamente fu annessa al regno di Sardegna.
Fin dalla sua esistenza porto Venere ha attratto molti turisti e artisti, tra i più celebri lord George Gordon Byron.

Centro medievale e porto

Iniziamo la nostra visita dal borgo medievale, cui si accede attraverso la sua antica porta con un’iscrizione in latino del 1113, anno in cui il borgo fu sottomesso a Genova.
Via Cappellini, la via principale, è un tipico Carruggio genovese, cioè una strada stretta con viali molto ripidi e fiancheggiata da negozi e ristoranti.
La strada è parallela alla costa e le case verso il mare hanno due ingressi, uno in basso sulla spiaggia per le barche, e uno in alto per raggiungere la casa. Queste costruzioni continue servivano anche da muro e avevano la funzione di proteggere dagli attacchi provenienti dal mare.
Via Cappellini È collegata al mare tramite dei sotto portici che vengono definiti “capitoli”, che presentano ripide scalette e voltate.

Chiesa di San Lorenzo

porto venere, PORTO VENERE

Ci “arrampichiamo“ per le strette vie di porto Venere sino a giungere alla sommità, dove troviamo la chiesa di San Lorenzo.
Costruita nel XII secolo e presenta una facciata in stile romanico, il resto della struttura invece a causa dei danni è stato ricostruito più volte. Questa architettura è conosciuta anche come santuario della Madonna Bianca, il nome deriva da un’antica leggenda. Secondo la tradizione allo scoppio della peste nel 1399 un paesano di nome Luciardo chiese la grazia per il borgo dall’epidemia ad un’immagine della Vergine Maria.
Dopo poco i colori del quadro si illuminarono e da lì a poco l’epidemia cessò. Dopo questo evento miracoloso, il dipinto fu trasportato alla chiesa di San Lorenzo e iniziò la devozione verso la Madonna Bianca, diventata patrona della comunità.

Il porticciolo

porto venere, PORTO VENERE

Raggiungiamo il porticciolo, da qui si può ammirare “La Palazzata”, un insieme di case alte e strette dai colori pastello tipiche della zona.
Ad un’estremità del porticciolo si trova la grotta di Byron: una cavità naturale sormontata dalla chiesa di San Pietro e dalle mura del castello.
Il nome della grotta è legato ad una leggenda: si narra che Lord Byron, poeta maledetto e libertino, arrivò qui nuotando per chilometri per raggiungere il poeta Shelley suo amico, ospite nella città di Lerici.
Gli appassionati di immersioni ameranno questo luogo: La grotta è profonda 20 m e l’ambiente sottomarino e ricco di sogliole seppi e piccoli crostacei e anemoni e che cospargono le pareti di roccia.

Castello Doria e Chiesa di San Pietro

porto venere, PORTO VENERE

Due architetture dominano la città: il castello Doria e la chiesa di San Pietro.
Il primo fu costruito tra il XII e XV secolo e si trova su una costa rocciosa a strapiombo sul mare. La minaccia di attacchi alla cittadina hanno Comportato diverse modifiche all’assetto esteriore E alla disposizione degli interni. Il castello è un’opera particolare non solo per la sua storia, ma anche per il suo presente.
Infatti da qualche anno esso è diventato e con sostenibile tramite l’installazione di 15 elementi fotovoltaici nelle sue arcate. Il castello Doria è Aperto al pubblico e visitabile a pagamento, maggiori informazioni sul sito.

La chiesa di San Pietro si trova arroccata su uno sperone roccioso e risale al VI secolo, di stile cosiddetto siriaco. Successivamente furono aggiunti con Campanile e un’ala in stile gotico con fasce di pietra nera e bianca. E questa chiesa è E celebre anche per la citazione di Eugenio Montale in una poesia dedicata a porto Venere. La roccia su cui si trova la chiesa è un ottimo punto per godere di un meraviglioso panorama su porto Venere e sul territorio.

Isola Palmaria

porto venere, PORTO VENERE

Prima di lasciare il borgo, merita una visita l’isola Palmaria separata da porto Venere da uno stretto braccio di mare chiamato “Le bocche chiuse” ed è l’isola più grande dell’arcipelago spezzino.
Insieme alle isole di Tino e Tinetto fa parte dei patrimoni dell’umanità UNESCO. L’isola deve il suo nome alle tante grotte che si aprono alla sua base e che nel dialetto celtico ligure venivano dette balme, da qui Balmaria e quindi Palmaria. Quest’isola è l’unica abitata dell’arcipelago. L’isola è visitabile per intero con un percorso di circa tre ore, che si arrampica tra sentieri e piante di mirto.

Il nostro tour di Porto Venere è finito, ma potete continuare ad esplorare le Cinque Terre nella nostra sezione itinerari!