Oggi IlGustonauta vi porta alla scoperta della Regina Partenopea, la città che non dorme mai, che è fatta di grandi bellezze, allo stesso tempo anche di caos e traffico, ma che, in fondo, non finisce mai di stupire: Napoli.

Vi proponiamo un tour veloce, per i weekend improvvisati, che vi permetteranno però di vedere i must have della città e di assaporare un po’ di quel sapore di mare, che spesso ci manca nella quotidianità.

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Vista dall’alto di Spaccanapoli

Il nostro tour inizia da Spaccanapoli, via che dai Quartieri Spagnoli conduce a Forcella e deve il suo nome al fatto che, guardandola dall’alto del Belvedere San Martino, si può notare come questa via divida letteralmente il centro della città.

Questo luogo merita assolutamente una visita, in quanto qui si può assaporare davvero la storia della città, passata e presente, ma anche godere degli irresistibili odori della cucina Napoletana, che pervadono la via.

Qui potrete conoscere la “vera” Napoli: vedrete splendide chiese e palazzi antichi convivere con piccoli artigiani di strada ed abusivi, sebbene possa sembrare strano, nessun altro luogo, come Spaccanapoli, può raccontarvi meglio l’anima di questa città.

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Cristo Velato

Insieme al tour di Spaccanapoli è solitamente compresa una visita al Cristo Velato, opera tra le più suggestive al mondo, conservata nella Capella Sansevero.

La particolarità della statua è data dal velo, dalle forme irregolari e decisamente realistiche, che dona movimento e veridicità al corpo del Cristo, che sembra reale e non scolpito.

Una leggenda gira attorno al velo: si dice che esso originariamente fosse di tessuto e sia diventato di pietra per l’utilizzo di un liquido speciale, inventato dal Principe San Severo, alchimista.

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Piazza Plebiscito

Tra i simboli di Napoli non possiamo non citare Piazza Plebiscito, ampia piazza pedonale adornata dal Palazzo Reale e dal Colonnato della Chiesa di San Francesco di Paola.

Un tempo veniva la piazza ospitava i tornei medievali e le “cuccagne”, organizzati dai Borbone per accattivarsi il popolo; oggi, interamente pedonale è uno dei luoghi di incontro per i cittadini.

Il Palazzo Reale fu costruito nel 1500, in occasione di una visita (poi rimandata) da parte del Re Filippo III, che creò agitazione, in quanto la città non possedeva un luogo per ospitare una personalità così importante.

Assolutamente da visitare al suo interno sono: i giardini , la Cappella Reale , l’Appartamento Reale ed il Teatrino di Corte.

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Ingresso Napoli Sotterranea

Al di sotto degli intricati vicoli napoletani si trova la Napoli Sotteranea che, come fa intuire il nome, è un fitto insieme di anfratti e cunicoli, che costituiscono letteralmente una “città di sotto”, con una storia parallela a quella in superficie.

L’accesso principale è da Via dei Tribunali, che dà accesso al percorso classico, in cui si attraversano l’acquedotto greco-romano, i rifugi antiaerei, gli orti sotterranei e la Stazione Sismica “Arianna”.

Questo luogo nei secoli fu usato per diversi scopi: un rifugio durante i bombardamenti, una fonte di acqua o ancora un luogo per nascondere i delinquenti.

Sempre sottoterra troverete la Galleria Borbonica, costruita nel 1853 da Ferninando I, con lo scopo di creare un viadotto che unisse il Palazzo Reale con Piazza Vittoria.
Oltre che la funzione di collegamento sotterraneo utile alle truppe e ai sovrani di un tempo, la Galleria fu successivamente utilizzata come rifugio anti-aereo, per questo motivo lungo il percorso si possono trovare pozzi e cisterne.

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Duomo di Napoli

Torniamo in superficie e ci dirigiamo verso via Duomo, dove troviamo, appunto l’imponente Duomo di Napoli, famoso principalmente per il culto di San Gennaro, patrono della città.

L’importanza di questa chiesa è dovuta sia da un fattore artistico, in quanto la sua architettura risulta dalla sovrapposizione di stili, da quelli Trecenteschi fino al Neo-Gotico; sia da un fattore culturale, in quanto luogo dove tre volte l’anno si celebra il rito dello scioglimento del sangue di San Gennaro.

Proprio riguardo il Santo Patrono, dopo aver visitato la Reale Cappella di San Gennaro, dov’è conservata la sua celebre statua in argento dorato, nelle adiacenze della chiesa possiamo trovare il Tesoro di San Gennaro, luogo in cui oltre vengono conservati reliquie ed oggetti di vario tipo, oggi considerati oracoli di fede.

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Fermata Metro Toledo

Dopo il sacro, torniamo al profano, visitando la fermata della metro Toledo, stazione della linea 1 ubicata nel Quartiere San Giuseppe.

Questa stazione, aperta nel 2013, è stata costruita su un progetto dell’architetto Oscar Tusquets, è stata definita dal The Daily Telegraph come la più bella stazione metropolitana d’Europa e del Mondo.

All’interno possiamo trovare due mosaici realizzati dal mosaicista Buccolieri: uno si trova al mezzanino e rappresenta una tipica scena napoletana, in cui, oltre a molte persone in movimento, possiamo ritrovare San Gennaro e l’autore stesso; il secondo, invece si trova sulla parete frontale e ritrae due persone intente a trasportare un carretto ed un gatto.

Particolarissima, poi, la Galleria del Mare di Bob Wilson: un ambiente a mosaico che riproduce motivi marine, con luci che ricordano le onde ed un pilastro decorato che riproduce un gigantesco zampillo di una fontana.

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Museo di Capodimonte

L’ultima tappa del nostro tour, non per importanza, ci porta al Museo di Capodimonte.

L’imponente palazzo che ospita questo museo fu all’epoca il casino di caccia di Carlo di Borbone, il quale, nel 1738, decise di trasformarlo in una Reggia-Museo dove ospitare la Collezione Farnese ricevuta dalla madre.

Il museo si sviluppa su tre piani, lungo il percorso troverete non solo le opere di grandi autori, ma anche oggetti d’uso quotidiano dei Borbone.
Al primo piano si trova l’Appartamento storico e la Collezione Farnesiana, in cui spiccano opere di Tiziano, Botticelli, Masaccio e molti altri. Al secondo piano ritroviamo una Galleria con opere dal 1200 al 1700 dove troviamo grandi come Goya, Pinturicchio, Vasari e l’imperdibile “Flagellazione di Cristo” di Caravaggio.
Al terzo ed ultimo piano è esposta la collezione di opere dell’800 ed Arte Contemporanea, tra cui Andy Warhol, Mario Merz, Mimmo Jodice ed Enzo Cucchi.

Prima di lasciare il Museo, spingetevi fino al parco, dove troverete uno splendido Belvedere che affaccia su tutta la città, non a caso denominato dai locali La veduta di Napoli.

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