Mantova è una città e provincia lombarda, la cui particolarità è quella di essere costruita intorno a tre laghi. La particolare architettura di questa città la rende una vera e propria città d’acqua al centro della Pianura Padana, che regala panorami mozzafiato.

Nata come insediamento etrusco, la città visse il periodo di maggior splendore sotto la guida della famiglia Gonzaga, le cui tracce sono ancora sparse per la città.Mantova fu anche la patria del poeta Virgilio e conserva La camera degli sposi, importante opera di Mantegna.
Oggi il gusto nota vi accompagna alla scoperta dei cinque luoghi da vedere in un weekend a Mantova.

PALAZZO DUCALE

GITA A MANTOVA, MANTOVA

La nostra visita comincia da uno dei palazzi principali della città: il palazzo ducale, noto anche come reggia dei Gonzaga.

Questo palazzo Ospitò dapprima la famiglia Bonacolsi e successivamente dal 1328 i signori Gonzaga. Durante la dominazione di Maria Teresa d’Austria questo palazzo assunse la denominazione di palazzo reale.
Il palazzo ducale rappresenta la festa Reggio estesa d’Europa e presenta oltre 500 stanze.

La particolarità di questo palazzo è che nella sua struttura raccoglie numerosi interventi architettonici, infatti, ogni regnante aggiunse un’ala al palazzo, Che oggi vanta una superficie di più di 35.000 m quadri.

Il complesso originario è formato dal palazzo del capitano e dalla Magna domus, edificati dalla famiglia Bonacolsi.
L’arrivo dei Gonzaga portò all’integrazione di nuove costruzioni, fino a formare la corte vecchia.

La reggia ha gran valore non solo a livello architettonico per la sua curiosa struttura, ma per essere dimora del celebre la camera degli sposi di Mantegna. Dopo la chiusura dovuta al terremoto del maggio 2012, a partire dal 2015 questa camera è nuovamente visitabile.
In origine la struttura conservava numerose opere di celebri artisti, tra cui il Perugino e Correggio. Rimane conservata nel Palazzo La trinità adorata dalla famiglia Gonzaga di Rubens.

PALAZZO TE

GITA A MANTOVA, MANTOVA

Palazzo te è un edificio storico risalente a circa il 1525, costruito per volere di Federico II Gonzaga.

Il particolare il nome si crede non derivi dalla celebre bevanda, ma probabilmente dal nome di un’isola, Teieto, poco distante da quella più grande su cui poi sorse Mantova.
Oggi il palazzo è sede del museo civico di Mantova, al suo interno si possono osservare simboli riferimenti alla vita politica e culturale ai tempi dei Gonzaga.

L’ambiente più scenografico da visitare e certamente la camera dei giganti, in cui ritroviamo l’opera la caduta dei giganti, tratta dalle Metamorfosi di Ovidio.

ciò che rende particolarmente di impatto questa stanza è la particolare architettura voluta da Giulio Romano, in cui piano orizzontale e verticale sembrano smussarsi e fondersi. Questo impianto catapulta lo spettatore nel vivo dell’evento al fine di produrre lui stupore e una sensazione di straniamento.

CASTELLO DI SAN GIORGIO

GITA A MANTOVA, MANTOVA

Il castello di San Giorgio fa parte dell’impianto architettonico della reggia dei Gonzaga. Fu costruito sulle macerie della chiesa di Santa Maria di capo di bove e concluso nel 1406. È costituito da quattro torri angolari e cinto da un fossato con ponti levatoi.
Questo edificio deve la sua grande importanza alla presenza della camera degli sposi, anche camera picta, opera di Andrea Mantegna.
Riadattando con volte su lunette il piccolo spazio della stanza cubica, Mantegna sviluppò un’atmosfera en plein air , dando quindi l’idea di trovarsi in un finto loggiato.

Lo spazio di ogni parete è diviso in tre aperture che trasmettono allo spettatore attraverso archi paesaggi Bucoliche e tende mosse dal vento; gli affreschi sono stati realizzati sia a secco che fresco.
Le scene in cui Viene rappresentata la famiglia Gonzaga sono due: la scena dell’incontro e la scena della corte.La stanza è visitabile, non più di cinque-10 minuti in quanto la tecnica della pittura a secco È sensibile all’umidità e all’aria espirata, che rischiano di staccare gli affreschi dei muri. 

PIAZZA DELLE ERBE

GITA A MANTOVA, MANTOVA

Ultima tappa nel centro di Mantova è Piazza delle erbe, una delle piazze principali, che deve il suo nome alla storica funzione di luogo commerciale della città.
Numero delle strutture architettoniche che si possono ammirare in questa piazza: la rotonda di San Lorenzo, la torre dell’orologio astronomico e i palazzi della Ragione e del Podestà.Qui viene anche reso omaggio al poeta Virgilio: sul lato posteriore della piazza infatti troviamo una statua 200 esca dal nome Virgilio in cattedra, anche soprannominata dai Mantovani la vecia, vecchia in dialetto.

SABBIONETA

GITA A MANTOVA, MANTOVA

Allontanandosi di poco da Mantova troviamo Sabbioneta, piccola cittadina voluta da vespasiano Gonzaga. Insieme alla più grande Mantova, dal 2008 Sabbioneta è patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO.

Questo importante riconoscimento è dovuto al fatto che sta pianeta è un perfetto esempio di città ideale rinascimentale: fortificata pianificata e costruita da zero, Essa veniva utilizzata allo stesso tempo come città militare residenziale e corte cittadina.

Tra gli edifici più rappresentativi della città ci sono il palazzo ducale che veniva utilizzato come dimora del duca e il palazzo giardino utilizzato sempre dal duca come luogo di riposo e divertimento. Passeggiando per le vie di far moneta non possiamo mancare una visita al teatro all’antica, il primo che fu costruito in Europa e non edificato su una struttura e presidente e la galleria degli antichi la più lunga d’Italia dopo quella delle carte geografiche in Vaticano e quella degli Uffizi a Firenze.

Cosa mangiare

Soddisfatti l’occhio e la voglia di cultura, non ci resta che dedicarci al gusto. Mantova è una città dalla cucina consistente in cui prevalgono ingredienti di terra e carni. Le terre di queste zone sono molto fertili e tra i prodotti tipici troviamo la zucca ed il celebre vialone nano, pregiata Varietà di riso.altri ingredienti molto utilizzati nella cucina mantovana sono i salami la coppa e la pancetta. Nel nostro weekend a Mantova non possiamo mancare un assaggio ad un buon bicchiere di Lambrusco accompagnato da un un buon piatto di stracotto, di cui vi raccontiamo la ricetta in questo articolo.