Oggi IlGustonauta vi porta a Lione, terza città francese per popolazione dopo Parigi e Marsiglia, situata nella zona sud-orientale del paese.

La città si trova alla confluenza tra due fiumi, il Rodano e il Soana ed è convenzionalmente suddivisa in tre aree: la Presqu’Ile, la penisola formatasi all’incrocio dei due fiumi (Rodano e Saona), in cui si trova anche il centro storico; la Corix-Rousse, la collina “che lavora per la presenza storica delle seterie” e Fourvière, la “Collina che prega” , che prende nome dall’omonima Basilica.

CITTA’ VECCHIA

La Città Vecchia, la cosiddetta Vieux Lyon, si trova nella zona della penisola sul lato destro del fiume e rappresenta la parte rinascimentale e medievale della città ed è riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Visitando la Vecchia Lione vi immergerete in un dedalo di stradine lastricate e gallerie ed antichi palazzi dai colori ocra e rosa.
Qui trovavano posto le botteghe degli artigiani di seta, i palazzi nobiliari e gli appartamenti degli uomini di chiesa, i circa 500 palazzi presenti, perfettamente conservati rappresentano un’armoniosa commistione di diversi stili architettonici: Rinascimentale italiano e francese, gotico e Cinquecentesco.

In Place St. Jean troviamo l’omonima chiesa, cattedrale della città.
In questa piazza potrete ammirare la Casa dei Cantori (Manécanterie), un edificio del XII secolo dall’aspetto romanico infossato di quasi un metro a causa dell’elevazione del suolo.

All’interno c’è uno dei più antichi orologi astronomici d’Europa. Ogni giorno alle 12:00, 14:00, 15:00 e 16:00 l’orologio dà inizio ad uno spettacolino con protagonisti angeli, galli, San Giovanni e il Padre Celeste. Attualmente il palazzo viene utilizzato come sede della scuola per Coristi della Cattedrale.

Da visitare sicuramente anche il Giardino Archeologico St-Jean che racchiude i resti di due chiese romaniche costruite a loro volta su edifici del primo Cristianesimo.

Visitiamo poi l’Hotel de Gadagne, palazzo del 1500 che prende nome dal banchiere italiano Gadagno, che lo acquistò nel 1545. Oggi al suo interno troviamo due musei, uno dedicato alle marionette e l’altro alla storia della città.

Terminiamo la visita della piazza con la Maison des Avocats (Casa degli Avvocati), ex albergo della Croce d’Oro risalente al 1500, decorato con stupefacenti gallerie ad arco.

PLACE DES TERRAUX

, LIONE

Place des Terraux è situata nella città vecchia e costituisce una tappa obbligata durante la vostra visita a Lione.

Qui potrete trovare il Municipio risalente a metà del ‘600, in seguito restaurato a causa di un incendio. L’edificio non è visitabile, ma merita comunque un “pit stop” per ammirare l’imponente stile, che un po’ ricorda la tipica architettura parigina.

Simbolo della piazza è la fontana di Bartholdi, lo stesso scultore che realizzò la Statua della Libertà. La fontana fu acquistata dalla città di Bordeaux, a cui era originariamente destinata, ma che non poté più permettersela. Il soggetto della scultura è la Garonna ma non è stato difficile far credere che i fiumi in questione siano il Rodano e la Saona.

Infine, merita una visita il Museo di Belle Arti famoso per una copiosa collezione di monete, seconda solo a quella parigina.
In questo museo possiamo trovare, però, molto altro: un bella raccolta di quadri europei dal periodo primitivo sino al 1800; tra gli autori più apprezzati troviamo gli Italiani Perugino e Tintoretto, tra gli stranieri Matisse, Manet e Van Gogh.

LES TRABOULES

, LIONE

I Traboules, ovvero passaggi coperti, sono un elemento tipico di Lione.
Queste “gallerie” iniziarono ad essere costruite a partire dal Rinascimento ed avevano svariate utilità: ad esempio gli artigiani della seta li utilizzavano per spostarsi senza esporre il tessuto alla pioggia nelle brutte giornate oppure i partigiani li utilizzarono come rifugio dai nazisti.

Oggi i Traboules sono quasi tutti chiusi al pubblico e facenti parte di abitazioni private, ad eccezione di quelli in rue St Jean 54 e 27 e in Place du Gouvernement che si possono attraversare liberamente.

BASILICA DI NOTRE DAME DE FOURVIERE

Situata sull’omonima collina, la collina che prega, in contrasto con la dirimpettaia Croix-Rousse, la collina che lavora, la Basilica di Fourvière è uno dei simboli di Lione, nonché luogo sacro più importante della città.

La Basilica è stata denominata “Elefante Rovesciato” per la sua particolare forma e la presenza di quattro torri ottogonali che ricordano molto le zampe dell’animale.

La struttura fu costruita nel 1870 in onore della Vergine Maria e qui fu ucciso dai romani Saint-Pothin, primo vescovo di Lione.
Impossibile non notare un’armoniosa commistione di stili nell’architettura della Basilica: neo-gotico, classico e bizantino.

MUSEO DEI LIONESI

, LIONE

Il Muro dei Lionesi è un singolare muro (non ancora monumento storico, in quanto non ha ancora 20 anni) situato nella Penisola, precisamente in Rue de la Martinière, fermata Hotel de Ville della metropolitana.

La facciata di questo stabile raffigura diverse scene di vita della Lione “tipica”, tra cui ritroviamo, oltre a personaggi locali a noi sconosciuti, alcuni personaggi celebri nati a Lione, come i Fratelli Lumière o l’Imperatore Claudio.

COSA MANGIARE A LIONE

In pochi lo sanno, ma Lione, oltre alle sue affascinanti architetture, vanta la miglior gastronomia di Francia e, perché no, di tutta Europa.

Il posto migliore dove assaporare la cucina locale sono i Bouchons, equivalente delle nostre trattorie, riconoscibili dalle insegne esposte fuori.

Nascono in tempi remoti, quando le donne di Lione decisero di mettersi in proprio al servizio dei ricchi borghesi.
Il nome prende ispirazione dal fascio di fieno che si metteva sotto l’insegna per indicare che lì si potevano degustare vino e salumi fuori dai consueti orari di pranzo e cena.

Attualmente i Bouchons sono trattorie dove poter degustare piatti tipici derivanti da ingredienti di fiume, collina e pianura, in cui tradizione popolare e cucina borghese si fondono.

Vera specialità Lionese da provare è il saucisson brioché, un salame condito con pistacchi e cotto, dunque inserito all’interno di pan brioche.
Un’altra specialità di carne è il Tablier de sapeur, ovvero un taglio di trippa cotto in brodo, marinato in vino bianco e dunque impanato.

Chi preferisce un piatto più leggero può optare per la Salade Lyonaisse, un’insalata composta da cardi (specialità del luogo), cipolle gratinate e formaggi locali (come ad esempio il Saint Marcellin).

Si chiude in dolcezza con il Coussin de Lyon, dei dolcetti di pasta di mandorle e curaçao.

Vi è piaciuto il nostro itinerario di Lione? Seguite le nostre prossime tappe nella sezione Itinerari del nostro blog e taggateci nelle foto dei vostri viaggi con l’hashtag #IlGustonauta!