La Liguria, celebre per le sua acque cristalline, è una regione indomita, dagli alti pendii e paesaggi, a volte impervi, che nascondono viste mozzafiato sul mare.

Questa regione, “casa” del Patrimonio Unesco delle Cinque Terre e della famosa Portofino, ospita, tra grotte e resti architettonici, numerose testimonianze storiche.
Venite a scoprire le bellezze naturali e non della Liguria Archeologica!

GROTTE DEI BALZI ROSSI

liguria-archeologica, LIGURIA: I PERCORSI ARCHEOLOGICI

Iniziamo il nostro itinerario a Grimaldi, frazione di Ventimiglia, dove si trova un sito archeologico comprendente una spiaggia, un museo e delle grotte e denominato i Balzi Rossi. In questo luogo nell’Ottocento sono stati trovati dei resti risalenti all’epoca paleolitica.

Il luogo deve il nome al tipico colore della roccia meteorizzata, una falesia alta circa 100 m formata da calcare dolomitico ricco di minerali ferrosi

Sir Hanbury fu il primo che riconobbe l’importanza di questo luogo e finanziò la costruzione di un museo dove venne esposta la triplice sepoltura: una sepoltura paleolitica di circa 25.000 anni fa, che comprende gli scheletri di un homo sapiens e due giovani sepolti contemporaneamente con un corredo di conchiglie, pendagli lavorati, lame di selce ed altri oggetti dell’epoca.

Tra gli altri reperti storici di valore troviamo numerose statuine femminili, le Veneri, tipiche dell’arte mobiliare del Paleolitico Superiore ed utilizzate come auspicio di fertilità.

Altra importante testimonianza è l’incisione del cavallo della Grotta del Caviglione, sottoposta e in parte sovrapposta a profonde incisioni lineari ed è uno dei pochi esempi di arte rupestre paleolitica Italiana.

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Oggi le cavità si affacciano direttamente sul mare e i diversi livelli stratigrafici testimoniano i cambiamenti delle fasi climatiche nel tempo.

GROTTE DI TOIRANO

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Il complesso delle Grotte di Toirano si trova in provincia di Savona, vicino all’omonimo paese; comprende: la Grotta della Bàsura e la Grotta Santa Lucia visitabili dal pubblico e la Grotta del Colombo.

Le grotte sono aperte dal 1953, quando è stata scoperta la Grotta della Bàsura (o Grotta della Strega), a partire dal 1960 fu poi scoperta la Grotta Santa Lucia, suddivisa in inferiore e superiore. Le due cavità sono collegate da un tunnel artificiale di 1300 metri.

Grotta della Bàsura

Il percorso inizia con il Corridoio delle Impronte si possono ammirare le orme lasciate sul pavimento argilloso dai primi visitatori che 12000 anni fa esplorarono la grotta.
Procediamo verso il basso fino alla Sala del Laghetto con un lago abitato da piccoli crostacei del genere Niphargus; inoltrandosi sempre più in profondità si incontra il Cimitero degli Orsi con migliaia di ossa di Ursus spelaeus, animali morti durante il letargo invernale le cui ossa sono state accumulate in un canale naturale da antiche alluvioni.

Infine visitiamo la Sala dei Misteri in cui si trova la maggiore concentrazione di tracce umane, con impronte sul pavimento argilloso, segni carboniosi sulle pareti e palline di argilla attaccate alle pareti.

Grotta Santa Lucia

Ci inoltriamo in questa grotta, con le pareti ricoperte di coralloidi bianchissimi su cui brillano delicati cristalli di aragonite.
Raggiungiamo la Sala del Pantheon in cui è conservata l’aggregazione minerale più grande di tutto il percorso, una colonna che raggiunge gli otto metri di altezza. La parte terminale della Santa Lucia, il Tanone, servì da rifugio per le famiglie di Toirano durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale 

In questa grotta non sono stati ritrovati reperti umani o animali, poiché nel Pleistocene l’accesso alla grotta era ancora chiuso.

ARENE CANDIDE

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La Caverna delle Arene Candide è un importante sito archeologico situato a Finale Ligure, in provincia di Savona.

Il nome deriva da una duna costiera di sabbia (arena) bianca (candida) che era presente ai piedi delle falesie che compongono il versante occidentale del promontorio della Caprazoppa, dove fino agli Anni Venti vi era l’ingresso alla grotta.

Oggi l’accesso è dall’alto con un percorso a piedi di circa 30 piedi ed è aperta al pubblico.

LUNI: LA CITTA’ ROMANA

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Luni è una frazione di Ortonovo, è il comune più orientale della Liguria e si trova al confine con la Toscana.

Il nome della città deriverebbe dalla sua consacrazione alla dea romana “Luna”, forse da parte di Marco Emilio Lepido, che partecipò alla fondazione della colonia nel 177 a. C. e sarebbe anche da ricollegare anche alla forma a falce dell’allora porto cittadino.
Dal nome della colonia deriva quello di Lunigiana, comprensorio racchiuso fra le province della Spezia e di Massa e Carrara.

Tempio della Dea Luna

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Il tempio si trovava nel punto più in alto della città e rappresenta uno degli edifici più antichi consacrato a questa divinità.
Oggi, si possono osservare i resti del tempio di Età Imperiale, con decorazioni in marmo e non più in terracotta

Un dislivello di circa 7 metri e mezzo divideva la piazza dal podio del tempio, per questo l’accesso avveniva tramite una scalinata.
Sulla trabeazione si trova un’incisione che ricondurrebbe ad un restauro da parte dell’imperatore Caracalla.

Il tempio fu utilizzato sino IV secolo a.C. e poi, a partire dall’epoca medievale, fu utilizzato per scopi abitativi.

Anfiteatro

Concludiamo la nostra visita recandoci nella zona dell’Anfiteatro.
Questa costruzione è risalente al II secolo a.C. e veniva usata principalmente per giochi con i gladiatori e con animali.

La forma è ellittica e si calcola che la capienza fosse di circa 7.000 spettatori.
L’intera costruzione è stata realizzata in conglomerato cementizio.
Alcuni elementi, come le scale, furono rivestiti in pietra e disposti con andamento irregolare.

Le porte principali, invece, furono rivestite con blocchetti regolari di calcare grigio e ciottoli di arenaria (tale tecnica è definita “petit appareil”).

Oggi, quel che rimane dell’anfiteatro sono gli elementi di sostegno delle gradinate ed una serie di scale.
Interessante la presenza di canalette di scolo in terracotta, che testimoniano la presenza di un sistema di smaltimento delle acque piovane.

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