Il Lazio rappresenta la culla della nostra cività, con la bella Roma e numerosi reperti storico-archeologici disseminati per tutta la Regione.

Questa Regione ospita non solo tanta storia, ma anche alcuni tra i Borghi più belli d’Italia, che regalano paesaggi mozzafiato ed atmosfere di un passato dimenticato.

Oggi noi de IlGustonauta vi raccontiamo i nostri preferiti!

CASTEL GANDOLFO

Castel Gandolfo sorge sull’allora Alba Longa, cittadina del XIII sec a.C. che, secondo tradizione, fu fondata da Ascanio, figlio di Enea. La città fu successivamente distrutta dai Romani attorno al VII secolo a.C. .

Il Castello acquisisce particolare rilevanza dal 1623, quando Papa Urbano VIII decide di stabilirvi la residenza pontificia per la villeggiatura.
Nel 1659 Gian Lorenzo Bernini ha l’incarico di sistemare la piazza con la fontana e di erigere la chiesa di San Tommaso. Castel Gandolfo diventa meta preferita di cardinali e prelati della curia romana e luogo di villeggiatura dei Papi fino al 1870.
Il palazzo rimane poi inutilizzato fino al 1929, quando lo Stato italiano lo riconsegna al Vaticano.

In corrispondenza di questo borgo possiamo trovare alcuni siti archeologici come i resti della Villa di Publio Clodio Pulcro, una villa romana di età repubblicana, ora inclusa all’interno di Villa Santa Caterina.

Terminate le visite del palazzo pontificio e del piccolo borgo, gli amanti della natura potranno rilassarsi presso il Lago Albano, un lago di forma quasi circolare, situato sui Colli Albani.

CIVITA DI BAGNOREGIO

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La piccola frazione di Bagnoregio, Civita, che ospita solo 11 abitanti, si trova ai confini con l’Umbria, nell’Alto Lazio. Le sue piccole dimensioni e la sua posizione arroccata hanno valso l’epiteto di “Paese che muore”, a discapito di questo tetro soprannome, però, Civita di Bagnoregio è considerato uno dei più bei borghi d’Italia.

Il borgo si trova su una collina raggiungibile attraverso un ponte di 200 metri, data la fragilità del terreno, soggetto a frane ed erosione, l’accesso al paese è controllato.
Per ovviare al problemi di calamità naturali a cui è soggetto il territorio, i cittadini escogitarono nei secoli nuove vie d’accesso alla cittadina, come il Bucaione, un tunnel scavato nella roccia che porta direttamente al centro storico.

Civita fu fondata da un popolo di origine etrusca, successivamente divenne una vivace civitas in età Romana.
L’aspetto attuale risale alla fine del Medioevo, periodo dopo il quale i cittadini iniziarono a muoversi verso il più grande Comune di Bagnoregio, svuotando progressivamente il borgo.

Mentre si attraversa il ponte si può ammirare lo spettacolare paesaggio di questa zona dell’alto Lazio, un panorama fatto di valli e calanchi scavati da millenni di erosione dell’acqua, per poi arrivare fino alla Porta Santa Maria.

In passato Civita aveva cinque porte di accesso, a causa dell’erosione oggi rimane solo Porta Santa Maria. Attraversando questa porta si possono osservare le decorazioni di leoni che schiaccino figure umane: allegoria per indicare gli abitanti che schiacciano i tiranni.

L’accesso al borgo è controllato ed è richiesto un piccolo contributo di 5 euro che permette all’amministrazione di operare periodicamente i restauri.

Il borgo presenta un aspetto senza tempo, con strutture medievali e piccoli vicoli, che si intrecciano fra loro a formare una percorsa a ragnatela.
Per chi desidera conoscere un po’ più a fondo la storia del borgo, è possibile visitare i palazzi nobiliari dei Colesanti, dei Bocca e degli Alemanni, risalenti al Rinascimento.

L’intero centro urbano è orientato in funzione della piazza principale di Civita, la piazza San Donato, dove si trova la chiesa principale del centro abitato, costruita sul sito di un antichissimo tempio etrusco. La chiesa è un magnifico esempio di architettura cinquecentesca viterbese e al suo interno si può ammirare uno splendido crocifisso in legno realizzato in area fiamminga alla fine del XVI secolo.

Prima di tornare al mondo “moderno”, fate un salto al Belvedere, una piazzetta affacciata sullo strapiombo, dove godere di una meravigliosa vista sulla Valle dei Calanchi.

SPERLONGA

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Sperlonga, in provincia di Latina, sorge su uno sperone di roccia e si affaccia quasi a strapiombo sul Mar Tirreno.

Il punto forte di questo borgo sono sicuramente le spiagge: dotate di sabbia fine e sabbia bianca, ogni anno vengono insignite della prestigiosa Bandiera Blu, per la qualità e la pulizia delle acque.

Centro Storico

Una volta visitate le spiagge ed aver fatto un bel tuffo nelle acque limpide, è d’obbligo visitare il centro storico.
La caratteristica di questa città sono le quattro torri: costruite nel Medioevo per la difesa contro gli attacchi dei Saraceni, oggi sono una delle mete più visitate della zona.
La Torre Centrale e la Torre del Nibbio sono oggi incorporate tra le case del paese, dando quell’aspetto arroccato e tortuoso. La Torre Truglia, invece, è stata più volte restaurata, e ha anche ospitato per diversi decenni la sede della Guardia di Finanza, per questo si mantiene in buone condizioni. Infine, la Torre di Capovento si trova a circa 3 km dalla città ed anch’essa si conserva in buono stato.

Villa e Grotta di Tiberio

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Gli amanti dell’archeologia non potranno mancare la visita della Villa e della Grotta di Tiberio. Le due architetture si affacciano direttamente sul mare e sono facilmente raggiungibili.
La Grotta di Tiberio è una grande cavità naturale rocciosa aperta sul mar Tirreno: vicino alla Grotta c’è anche un piccolo tratto di spiaggia estremamente affascinante.

Oltre agli scavi della Villa, all’interno del sito è possibile visitare il Museo archeologico locale, che ospita i gruppi statuari che decoravano la città.

SUBIACO

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La piccola Subiaco è compresa nel territorio della Città Metropolitana di Roma e sorge sotto i Simbruina stagna, tre laghi artificiali creati per lo sbarramento del fiume Aniene, per volere di Nerone.

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Subiaco deve la sua fama al Monastero del Santo Speco, dedicato a San Benedetto, patrono del borgo.
La costruzione è addossata al fianco del Monte Taleo e si sviluppa nelle rientranze della roccia, presente come “parete” negli interni del Monastero.

Gli ambienti interni sono ricoperti da una decorazione a fresco realizzata in epoche differenti e comprendente alcune delle opere religiose più importanti nel patrimonio nazionale. Le opere più antiche sono di epoca bizantina, realizzate nell’VIII secolo. Tra il XIV ed il XV secolo furono realizzati anche numerosi affreschi della scuola senese ed umbro-marchigiana.

Prima di lasciare Subiaco, date uno sguardo alla Rocca Abbaziale, edificio di origine medievale costruito nell’XI secolo e ampliato nei secoli successivi sotto la proprietà della famiglia Borgia. Qui si narra sia nata la celebre Lucrezia Borgia.

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