La Morra è una piccola località nelle Langhe, in provincia di Cuneo.
Nonostante l’esiguità delle sue dimensioni, la sua fama è dovuta soprattutto all’ “oro rosso”, ovvero il Barolo, pregiatissimo vino rosso delle cui vigne è circondata la cittadina.
Dal 2014 La Morra è inclusa nella lista dei patrimoni mondiali dell’umanità UNESCO in quanto parte del sito I Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato; possiede inoltre la “Bandiera Arancione” del Touring Club, un riconoscimento che individua i piccoli borghi d’eccellenza dell’entroterra italiano.
Nel corso dei secoli si sono susseguiti artisti e mecenati, che hanno reso le vie e le architetture di questo borgo, un dedalo pittoresco e fuori dal comune.
Iniziamo addentrandoci nel centro storico e raggiungendo Piazza Castello, dove ci imbattiamo in uno dei monumenti più importanti del paese: la Torre Campanaria.
La Torre fu costruita nel 1544 e poi restaurata a metà del Settecento, è alta circa 30 metri, con pianta quadrata e struttura semplice. Nel weekend, da Marzo a Novembre, è visitabile, una volta giunti alla cella campanaria potrete ammirare un meraviglioso panorama a 360°!
Dopo aver “scalato” la torre, possiamo dirigerci in Via Carlo Alberto, dove troveremo la Cantina Comunale di La Morra, allestita all’interno del palazzo Settecentesco dei Marchesi di Barolo. Qui potremo degustare ed acquistare i migliori vini della zona: non solo Barolo, ma anche Barbera, Nebbiolo e Dolcetto.
Rimanendo in tema enogastronomico, l’occasione più divertente è la passeggiata enogastronomica della Mangialonga: si svolge a fine Agosto e consiste in una passeggiata tra i sentieri che circondano la cittadina, facendo tappa presso vari produttori per degustare vini e cibo locale. Alla fine del percorso, una navetta vi riporterà nella piazza centrale.
Ci spostiamo alla Chiesa Santissima Annunziata, ex-convento del XIII secolo, oggi sede del Museo Ratti dei Vini di Alba, nelle cui cantine si possono ripercorrere le tappe fondamentali della storia del vino locale. Qui, tra documenti storici e attrezzi di antichi viticoltori, potrete anche degustare diverse varietà di vino locale.
Ultima tappa, non per importanza, è la Cappella della SS Madonna delle Grazie, meglio conosciuta come Chiesa del Barolo, esempio originale di arte contemporanea.
Costruita nel 1914 come riparo per i lavoratori delle vigne in caso di grandinate, fu poi abbandonata e rimase diroccata. Negli Anni ’90 la famiglia Ceretto affidò la ristrutturazione agli artisti Sol LeWitt e David Tremlett, che la resero un colorato gioiello d’arte.
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