La frittura di paranza è un piatto originario del Lazio, ma diffusa in tutta Italia: si tratta di un fritto misto di pesci di piccolo taglia. Il nome deriva dalla paranza, una tipica barca da pesca per la pesca a strascico, molto utilizzata nel nostro paese. Questa ricetta è altamente low cost, nella tradizione, infatti, si utilizzava il pesce rimasto invenduto perché troppo piccoli di taglia.
Si utilizzano solitamente calamari, merluzzetti e triglie, ma per rendere più ricco il sapore si possono aggiungere altri pesci come sogliolette, alici, mazzoni e qualche mollusco.
Importante per la buona riuscita della pietanza è quella di consumarla ancora caldissima, così da poter assaporare il pesce ancora molto croccante!
INGREDIENTI
- 1,5kg di pesciolini di piccola taglia misti
- 300g di farina
- 0,5l olio EVO
- sale q.b.
- carta assorbente
PREPARAZIONE
- Lavate i pesci in acqua leggermente salata ed asciugateli bene, dunque procedete alla pulizia: eviscerateli, diliscateli e squamateli
- Infarinate i pesci in uno strato leggero
- In una padella capiente mettete a riscaldare l’olio. Per testare la temperatura dell’olio utilizzate un pezzo di pane secco: se risale subito l’olio è pronto
- Friggete i pesci poco alla volta, quando saranno pronti poneteli su carta assorbente e fate scolare bene l’olio in eccesso.
- Mettete il sale al momento di portare il piatto a tavola. Servite.