Ferrara, detta la “città delle biciclette”, è una città dal clima rilassato, con poche auto nel centro storico e numerosi spazi verdi, situata agli estremi dell’Emilia, quasi al confine con il Veneto.

Storicamente famosa per aver accolto per anni la famiglia d’Este, questa città offre ricchi spunti d’arte, come il Palazzo Schifanoia con i suoi celebri affreschi o l’imponente Castello Estense che domina elegantemente il centro storico.

IlGustonauta vi porta a scoprire tutte le bellezze, nascoste e non, di questo bello scorcio Emiliano, per un weekend romantico o anche una gita fuoriporta.

CASTELLO ESTENSE

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Castello Estense

Prima immancabile tappa del nostro tour è il maestoso Castello Estense, situato nel cuore del centro storico e attorniato da un ampio specchio d’acqua.

Il castello fu costruito nel 1385 dal Marchese Nicolò d’Este II, obbligato a trovare una fortezza in cui rifugiarsi, a causa delle grandi rivolte da parte del popolo, che poco tempo prima avevano giustiziato il suo consigliere e responsabile delle tasse.

Nel corso degli anni le funzioni della fortezza passarono da sede delle milizie estensi a residenza nobiliare; in particolare, la famiglia d’Este alloggiò sempre nella parte superiore del castello, così da sfuggire agli incessanti assedi e alle rivolte interne, lasciando ad una funzione difensiva i piani più bassi.

Da non perdere la salita sulla Torre dei Leoni, una delle quattro torri principali, da cui poter godere di un panorama mozzafiato sulla città.

Un altro luogo del castello da visitare sono senz’altro le prigioni, riguardo cui si narra una leggenda: Parisina Malatesta, seconda moglie del marchese Niccolò III, molto più anziano della sposa, si innamorò del figliastro Ugo, figlio di Stella dei Tolomei. I due giovani vennero scoperti, sottoposti ad un rapido giudizio ed infine decapitati. 
Nelle prigioni sono visibili le celle che ospitarono i due malcapitati e, leggenda vuole, che di notte i fantasmi dei due innamorati cerchino ancora di sfuggire alla propria cella, per raggiungersi l’un l’altra.

CATTEDRALE DI FERRARA

Proseguiamo a piedi verso Piazza delle Erbe, dove troviamo la statuaria Cattedrale di San Giorgio, che colpisce anche l’occhio più distratto grazie alla sua facciata di marmo bianco.

La chiesa è dedicata al patrono della città, che viene raffigurato proprio al centro del portale, mentre, come da leggenda, è intento ad uccidere il drago.
Nella parte superiore si trova un’architettura singolare in Italia: una loggia sormontata da tre registri dove si sviluppa il tema del Giudizio Universale.

Dopo una rapida visita all’interno, composto da tre navate ed in stile barocco risalente al restauro del XVII secolo, non possiamo mancare un salto all’antistante Piazza del Municipio, dove potremmo ammirare il celebre Scalone d’Onore, che conduceva alla prima residenza dei d’Este e accanto a cui si trovano le finestre di marmo appartenenti a quello che fu l’appartamento di Lucrezia Borgia.

Rimaniamo nei pressi e passeggiamo per Piazza delle Erbe (oggi Piazza Trento e Trieste), composta dal “listone”, un marciapiede largo 12 metri e lungo 120, su cui sono solite trovarsi bancarelle e mercatini di Natale.
Affacciati sulla piazza, oltre il Duomo, possiamo ammirare il Palazzo della Ragione, la Loggia dei Merciai (dove si trovavano le botteghe dei mercanti di stoffa e lana) ed il Campanile incompiuto, attribuito a Leon Battista Alberti.

VIA DELLE VOLTE

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Arcate di Via delle Volte

Visitiamo ora Via delle Volte, una stretta via con pavimento di ciottoli, che si estende per 2km lungo Ferrara.

In passato, prima che il corso del Po venisse deviato, la via aveva funzione commerciale e veniva utilizzata dai commercianti per raggiungere più velocemente i magazzini sul fiume, evitando il traffico cittadino ed il rischio di essere derubati.

Oggi, la via è perlopiù residenziale e non molto frequentata, ma non è stato sempre così: un tempo questa via veniva definita anche “luogo di malaffare” in cui trovavano dimora prostitute, mercenari e qualche assassino.

PALAZZO DEI DIAMANTI

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Palazzo dei Diamanti

Ci spostiamo appena fuori dal centro storico ed incontriamo il Palazzo dei Diamanti, caratterizzato dalla facciata composta da 8500 blocchi di marmo bianco striati di rosa a forma, appunto, di diamante.

Il palazzo fu l’opera centrale della “Addizione Erculea”, ovvero l’allargamento della città oltre i confini stabiliti dal castello, voluto da Ercole d’Este. L’interno è di ispirazione rinascimentale, con un cortile in cui sono presenti un chiostro ed un pozzo.

Oggi il palazzo ospita numerose mostre organizzate dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara e, al primo piano, la Pinacoteca Nazionale di Ferrara, che fa parte delle Gallerie Estensi, che hanno musei anche a Modena e Sassuolo.

CORSO ERCOLE D’ESTE

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Corso Ercole

Un luogo particolare della Ferrara “nascosta” è sicuramente Corso Ercole d’Este, definito dall’UNESCO una delle più belle vie del mondo.

Il corso risale alla già citata Addizione Erculea e a partire dal 1492 divenne il fulcro della vita nell’Addizione.
Ad oggi conserva ancora l’assetto rinascimentale con palazzi dalle facciate curate, scorrimento interamente pedonale e quasi assenza di esercizi commerciali.

Il punto più importante è il Quadrivio degli Angeli, incrocio in cui si incontrano il Palazzo dei Diamanti, il Palazzo Turchi di Bagno ed il Palazzo Prosperi-Sacrati.
Il corso si estende dalle spalle del Castello sino ai piedi delle mura cittadine.

GHETTO EBRAICO

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Museo Ebraico

La comunità ebraica, come narrano numerosi romanzi come il celebre “Il giardino dei Finzi Contini” , per anni in passato ha convissuto in modo armonioso con le altre comunità religiose della città.

Una volta, però, che la città passò sotto il controllo dello Stato Pontificio, gli ebrei furono rinchiusi nel ghetto situato nel centro storico, delimitato tra Via Mazzini e Via Vittoria e Vignatagliata.

Girovagando per il quartiere si possono scorgere ancora vecchi luoghi della “vita del ghetto”, quali il forno delle Azzime o la scuola, che ospitò i ragazzi esclusi dalle scuole statali a seguito delle leggi razziali e dove, tra gli altri, insegnò anche Giorgio Bassani.

Importante è il Civico 95, dove si trovano le Sinagoghe ancora attive ed il Museo Ebraico. All’interno sono visitabili l’ex Tempio Tedesco utilizzato per le cerimonie solenni, l’ex Tempio Italiano usato per conferenze e celebrazioni comunitarie e l’Oratorio Fanese, un piccolo tempio usato per i riti del sabato.

COSA MANGIARE A FERRARA

Ferrara, come ogni città Emiliana che si rispetti, non delude nemmeno dal profilo gastronomico: la cucina Ferrarese è un’equilibrata sintesi tra la cucina Emiliana e quella Veneta.

Per cominciare non può mancare un assaggio al prodotto “principe” della cucina locale: le paste fresche. In questo settore le opzioni abbondano e possiamo scegliere tra paste ripiene come cappellacci con zucca o cappelletti sino ai tipicissimi passatelli in brodo, una pasta a base di uova, parmigiano e noce moscata, dalla forma “a vermicello”.

Il secondo piatto tipico è a base di carne e si tratta della salama da sugo, una salsiccia di carne di maiale, fegato, lingua suina, cotiche, condita con spezie e sfumata con vino rosso.
Altri due secondi diffusi sono la faraona e l’anguilla ammarinata, tipica della vicina Valle di Comacchio.

Terminiamo con la “coppia” il pane ferrarese IGT dalla forma caratteristica e con un assaggio di panpepato, un dolce tipico natalizio, ma ormai reperibile durante tutto l’anno.

Vi è piaciuto il nostro itinerario di Ferrara? Seguite le nostre prossime tappe nella sezione Itinerari del nostro blog e taggateci nelle foto dei vostri viaggi con l’hashtag #IlGustonauta!