CASTELLO DI THUN

, TRENTINO: CASTELLI E TRENTO

Il Castello di Thun si trova nella Val di Non ed è considerato uno dei castelli meglio conservati in Trentino.

La storia narra che il castello venne preso in possesso da Varimberto di Tono nel 1267, quando ancora veniva nominato Castello Belvesino, dal nome di chi lo fece costruire.
Il castello fu poi ricostruito dalla famiglia Tono e, in epoca barocca a seguito di un incendio, subì rimaneggiamenti da parte dei vescovi Thun.

La particolarità del castello è che, al momento dell’acquisizione e dell’apertura al pubblico, sono stati aggiunti quadri, mobili ed altre decorazioni, così da ricreare l’atmosfera di una vera e propria dimora abitata.

Poco distante dal Castello di Thun una tappa imperdibile è rappresentata dal Lago di Tovel, anche noto come lago degli orsi per gli orsi bruni che abitano la valle, oppure lago rosso.

L’epiteto Lago Rosso deriva dal fenomeno di arrossamento estivo delle acque, causato probabilmente dalla fioritura di un’alga conosciuta come Tovellia Sanguinea. L’ultimo arrossamento si verificò nel 1967.

, TRENTINO: CASTELLI E TRENTO

CASTEL TOBLINO

, TRENTINO: CASTELLI E TRENTO

Castel Toblino, situato in provincia di Trento nella Valle dei Laghi, è uno dei rari esempi di castello lacustre.

Il castello è arroccato su una piccola e protetta penisola bagnata dall’omonimo lago. La sua collocazione ha evidenti motivi di strategia difensiva che qui sfrutta sia le condizioni naturali del terreno, sia la presenza dell’importante nodo stradale di collegamento tra Trento e le valli del Sarca e del Chiese.
Il mastio centrale e la cinta merlata fanno chiaro riferimento ad un’architettura di tipo medievale.

Attualmente il castello è proprietà privata. È possibile la visita, previa prenotazione, nonché il pernottamento e la ristorazione.

Vi sono due leggende, di origine letteraria, che riguardano il Castello.

La prima narra che Toblino sarebbe stato nel XVII secolo, luogo di delizie per Claudia, figlia di Lodovico Particella, oriundo di Fossombrone, con Carlo Emanuele, principe e vescovo di Trento e ultimo dei Madruzzo.
Risultate vane le suppliche al Papa onde ottenere lo scioglimento dei voti sacerdotali, il prelato si sarebbe abbandonato a ogni sorta di nefandezze fra cui la peccaminosa tresca con Claudia.
Successive leggende vedono Carlo Emanuele cospiratore della morte di Claudia e del fratello Vincenzo, entrambi annegati tragicamente nel lago.

La seconda leggenda ci narra il contrastato amore di Aliprando di Toblino con Ginevra, la bella castellana di Sténico. Una notte, mentre Aliprando ritornava al suo maniero in riva al lago cavalcando lungo l’aspro sentiero che dalle Giudicarie scendeva nella Valle del Sarca, cadde in un’imboscata tesagli da Graziadeo di Castel Campo, suo rivale in amore, e ucciso.

CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO

Il Castello del Buonconsiglio è il più vasto e importante complesso monumentale della regione Trentino Alto Adige.
Il castello fu la residenza dei principi vescovi di Trento per secoli, dal XIII al XVIII, si trova sopraelevato rispetto alla città e racchiuso da una cinta muraria. Questa architettura è composta da palazzi di epoca diversa:
Castelvecchio è il nucleo più antico, dominato da una possente torre cilindrica; il Magno Palazzo è l’ampliamento cinquecentesco nelle forme del Rinascimento italiano; alla fine del Seicento risale invece la barocca Giunta Albertiana. 
All’estremità meridionale del complesso si trova Torre Aquila, che conserva all’interno il celebre Ciclo dei Mesi, uno dei più affascinanti cicli pittorici di tema profano del tardo Medioevo.

Il Ciclo dei mesi fu commissionato nel 1400 da Giorgio di Liechtenstein, probabilmente ad un artista della Boemia ed è uno dei maggiori esempio di Tardo Gotico a livello internazionale.

Il ciclo si articola in undici diversi riquadri, essendo il mese di marzo andato perduto durante un incendio. Ogni riquadro, delimitato da colonnine tortili, mostra la rappresentazione della vita della nobiltà in armonia con il linguaggio cortese, ma anche le attività agricole e pastorali della popolazione rurale, secondo l’alternarsi delle stagioni.

TRENTO

, TRENTINO: CASTELLI E TRENTO

Trento è il capoluogo del Trentino, famosa soprattutto per la sua travagliata storia di occupazioni, dall’autonomia, al regno Asburgico sino al dominio Italiano. Ancora oggi, le ” parti” Italiana ed Austriaca non si sono ben amalgamate, sia nella lingua, che nelle tradizioni.

Armoniche e di grande impatto per i visitatori sono invece la natura e le architetture che ornano la città.

IlGustonauta vi illustra i tre luoghi che abbiamo visitato per voi, ma ricordatevi che la città è ricca di bellezze inaspettate, che scoprirete solo passeggiando per le sue caratteristiche viette!

Duomo di San Virgilio

, TRENTINO: CASTELLI E TRENTO

Il Duomo di San Virgilio, intitolato all’omonimo patrono, è il simbolo della città, nonché monumento importante a livello storico, in quanto fu la sede del Concilio di Trento.

Le origini della chiesa sono molto antiche, le prime tracce si hanno di una chiesa sorta nel 400 sul luogo di sepoltura del santo martirizzato.
Nel 1212 il vescovo Federico Vanga decise di ricostruire l’assetto della chiesa, il progetto iniziale fu molte volte modificato sia per esigenze ecclesiali sia per i mutamenti nelle tecniche di costruzione.
La fiancata settentrionale, che si affaccia sulla piazza principale, è caratterizzata da una grande ricchezza artistica dove spiccano la Porta del Vescovo, così chiamata perché veniva utilizzata durante il Concilio Tridentino dai cortei vescovili provenienti dal Castello del Buonconsiglio per accedere al Duomo, e un rosone, chiamato Ruota della Fortuna, nel quale in forma allegorica viene ricordato che la sorte delle persone può cambiare da un giorno all`altro.

Palazzo pretorio e Torre Civica

, TRENTINO: CASTELLI E TRENTO

Il Palazzo Pretorio e la Torre Civica si affacciano sulla Piazza del Duomo, di cui costituiscono la scenografia insieme al Duomo.

Eretto nel 1220 dal principe vescovo Federico Vanga, fu sede oltre che dei vescovi di Trento, del Comune, del Podestà e del Tribunale.
La facciata principale è costituita da trifore al primo piano e bifore al secondo e merlature ghibelline.
Un recente restauro ha restituito alla residenza fortificata le originarie sembianze romaniche del Duecento. Il Palazzo Pretorio oggi ospita il prestigioso Museo Diocesano Tridentino, a memoria del celebre Concilio.

La Torre Civica all’XI secolo e terminata in più riprese.
Inizialmente la Torre Civica rappresentava il mastio di Palazzo Pretorio. Oggi accompagna, con il grande orologio, il trascorrere del tempo, ma in passato fu utilizzata come prigione cittadina e al suo interno è conservata la campana della Renga, che aveva la funzione di convocare i cittadini alle pubbliche assemblee e alle condanne a morte eseguite nella sottostante Piazza Duomo.

Doss Trento

, TRENTINO: CASTELLI E TRENTO

Il Doss Trento è una collina che sorge vicino alla città di Trento, che arriva sino a 309 metri di altezza.

La presenza umana sul Doss Trento risale alla preistoria, lo testimonia il ritrovamento, nel 1890, di un cranio di uomo adulto e dei resti ossei di due bambini risalenti al Neolitico.
Più evidenti sono i resti di una basilica Paleocristiana gemina, edificata probabilmente sui resti di un antico castelliere di età Retica.
In tempi più recenti, il Doss Trento venne utilizzato dagli Spagnoli per bombardare la città di Trento durante la Guerra di Sucessione Spagnola nel 1703.
Durante la Prima Guerra mondiale venne utilizzato dagli Austriaci come parte del campo trincerato a difesa del capoluogo.
Nel dopoguerra venne scelto come luogo per l’edificiazione del Mausoleo di Cesare Battisti. La sua costruzione terminò nel 1935.

In cerca di idee per i tuoi itinerari alla scoperta dell’Italia? Scopri di più nella nostra sezione Itinerari!