La Campania è uno dei fiori all’occhiello del nostro Bel Paese: Regione che offre paesaggi mozzafiato, buon cibo e soprattutto un passato storico di tutto rispetto.

Una delle tappe più rinomate di questa regione è sicuramente la Costiera Amalfitana, celebre per le sue acque limpide, le splendide boutique e la bella vita.

La Costiera, però, non è solo questo. Oggi IlGustonauta vi porta alla scoperta delle bellezze storiche e paesaggistiche di queste zone, con un insolito itinerario diviso in tre tappe.

AMALFI

agerola, CAMPANIA: AMALFI, AGEROLA E POSITANO
Amalfi

Amalfi è il principale centro della Costiera Amalfitana, a cui dà il nome, e dal 1997 ha conquistato il titolo di Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Il nome ha origini romane, con due ipotesi: la prima ipotizza che derivi da Melfi, città lucana, i cui transfughi giunsero sulla costiera fondando la città; la seconda fa risalire l’etimologia alla gens romana Amarfia.

Questa località viene spesso associata a vacanze marittime e “di lusso”, ma essa ha avuto grande importanza anche a livello storico, si pensi solo al fatto che fu una delle Repubbliche Marinare.
La storia e le tradizioni di Amalfi rivivono per le sue strade, andiamo a scoprire cosa è assolutamente impossibile perdersi!

Duomo di Sant’Andrea

agerola, CAMPANIA: AMALFI, AGEROLA E POSITANO

La Cattedrale di Sant’Andrea è dedicata all’omonimo patrono, di cui all’interno vengono conservate le reliquie e presenta un tipo di architettura singolare.

La cattedrale fu costruita nel IX secolo per volontà del Duca Mansone I, andando ad affiancare la preesistente Basilica del Crocifisso.
Inizialmente i due luoghi di culto rimasero separati, furono unificati in un’unica Chiesa romanica subito dopo l’Anno Mille. La Chiesa risultante da questa unione era a sei navate, ma a partire dal 1266 la navata sinistra della Chiesa del Crocifisso venne abbattuta per consentire la costruzione del Chiostro del Paradiso, un cimitero ospitante le cappelle destinate alle illustri famiglie amalfitane.

La Cattedrale presenta un miscuglio di diversi stili architettonici (Il Romanico del campanile, le impronte arabe e la disseminazione dello stile Rococò), che rispecchiano la storia di Amalfi, autonoma a livello commerciale e politico durante il periodo delle Repubbliche Marinare, subì in seguito diverse dominazioni.

Il Duomo fu sottoposto a diverse trasformazioni, le due Chiese furono nuovamente separate e la Basilica del Crocifisso è visitabile tutt’oggi come il nucleo più antico del Duomo. Nel 1861 fu fortemente restaurata, a causa di un vento molto forte, che distrusse parte della facciata già in cattivo stato.

Le decorazioni attuali della facciata, anch’esse ricostruite dopo il crollo, sono mosaici raffiguranti Cristo in trono tra gli Evangelisti, opera di Domenico Morelli. L’atrio prima dell’ingresso funge da collegamento con il Chiostro del Paradiso, con la più antica Basilica del Crocifisso e con il Campanile di stile romanico.

Rione Vagliendola

Questo Rione è il più caratteristico della città, nonché uno di quelli meglio conservati. Passeggiando per le sue vie, oltre ad incontrare botteghe e negozietti tipici, possiamo ammirare le antiche case aristocratiche e le case turrite.
Tra gli edifici più suggestivi vi consigliamo di visitare l’ex Convento di San Pietro alla Canonica ed il Monastero della Santissima Trinità.

Museo della Carta

agerola, CAMPANIA: AMALFI, AGEROLA E POSITANO

Amalfi non è solo mare e dominazione marinara, ma sviluppò nei secoli un’economia basata sull’industria della carta, rigorosamente prodotta a mano.

La produzione di Carta di Amalfi risale tra il XII ed il XIII secolo ed il centro massimo di produzione era la Valle dei Mulini.
Gli amalfitani probabilmente impararono l’arte cartaria dagli arabi, con cui erano in stretto contatto grazie ai grossi scambi commerciali con i porti orientali.

Il Museo fu aperto nel 1969, su volere di Nicola Milano, illustre mastro cartaio, il quale costretto a chiudere l’ultima cartiera rimasta a causa degli elevati costi di gestione, la donò ad una Fondazione.
Oggi in questo luogo si possono osservare tutti i macchinari dell’epoca e, tramite la “handmade experience” si possono rivivere i maggiori passaggi di lavorazione della carta.

AGEROLA

agerola, CAMPANIA: AMALFI, AGEROLA E POSITANO

Agerola è un piccolo comune sparso, facente parte della Città Metropolitana di Napoli, la cui edificazione si aggira attorno all’Età del Ferro.

L’etimologia del nome presenta tre diverse ipotesi: la prima potrebbe derivare da ager (campo) per la vocazione agricola della zona; la seconda attribuisce l’origine alla parola aëreus, ovvero luogo elevato; infine, una terza ipotesi legherebbe il nome alla parola Jerula (gerla), forse per la forma a conca dell’altopiano su cui si erge il paese.

Grotta dello Smeraldo

agerola, CAMPANIA: AMALFI, AGEROLA E POSITANO

La Grotta dello Smeraldo si trova nella Conca dei Marini e la sua esistenza venne scoperta nel 1932, da un pescatore capitato lì per caso. Attualmente è di forma “a cupola”, lunga 60 metri e larga 24 metri.

E’ possibile visitare la grotta accedendovi da una strada statale, la 163, dotata di ascensore e di scala, oppure tramite il mare, utilizzando una zattera.

Particolarità della grotta sono i “bassorilievi” naturali sulle pareti, che la salsedine e l’aria hanno scavato nel corso del tempo, oltre all’ampia presenza di stalagmiti e stalattiti.

La conformazione della grotta, lascia intuire che in passato la grotta fosse collocata in una zona asciutta, e quindi possibile che il livello dell’acqua in questa zona nel corso del tempo sia stato fortemente influenzato dalle maree e dalle relative maree.

Il nome della grotta deriva dai giochi di luce che si formano quando il sole è alto nel cielo, che grazie ad una fenditura sottomarina penetra nella grotta e l’acqua riflette un color smeraldo in tutta la zona.

Sentiero degli Dei

Il Sentiero degli Dei è una passeggiata suggestiva sulla Costiera Amalfitana, che da Agerola vi porterà a Nocelle, piccola frazione di Positano.
Il percorso naturalistico è lungo circa 9 km ed ha una durata di circa 7 ore e mezza.

Il nome deriva dalla leggenda secondo le quali le divinità greche passarono proprio di qui per salvare Ulisse dalle sirene che si trovavano sull’isola de Li Galli, anche lo scrittore Italo Calvino descriveva questo sentiero come “quella strada sospesa sul magico golfo delle “Sirene” solcato ancora oggi dalla memoria e dal mito”, la medesima frase è possibile leggerla anche su mattonelle di ceramica ubicate proprio all’inizio del Sentiero degli Dei.

Il Sentiero degli Dei si divide in due percorsi: il Sentiero degli Dei in “alto” e “basso”. Il sentiero alto inizia da Bomerano (Agerola) e termina a Santa Maria Del Castello ed è leggermente più impegnativo proprio per la presenza di molti tratti in salita, mentre il sentiero basso è quello che attraversa Nocelle, ed è meno impegnativo consigliabile per chi preferisce non affaticarsi troppo.

POSITANO

agerola, CAMPANIA: AMALFI, AGEROLA E POSITANO

Percorso il Sentiero degli Dei, giungiamo a Positano, ultima tappa del nostro giro in Costiera Amalfitana.
Questa città ha origini che risalgono al Paleolitico ed ha il suo tratto peculiare nella sua “conformazione” architettonica: si sviluppa verso l’altro ed è caratterizzata da gradini e viuzze, i quali richiedono una visita esclusivamente a piedi.

Appena arrivati nella cittadina, vi consigliamo un giro per le viette del suo centro storico, in cui comprare i tipici sandali realizzati sul momento dai sapienti artigiani Campani o gustare, seduti ad un bar con vista mare, il tipico dolce di Positano: delizia al limone con pan di spagna imbevuto di limoncello.

Chiesa di Santa Maria Assunta

agerola, CAMPANIA: AMALFI, AGEROLA E POSITANO

Questa chiesa è la principale attrazione della città ed è caratterizzata da una bellissima cupola realizzata con maioliche colorate; l’interno, invece, presenta uno stile classico con colonne sormontate da capitelli ionici dorati.

Sopra l’altare è presente la celebre Madonna nera bizantina con il Bambino, simbolo della città e legata all’origine del nome “Positano”.

La leggenda narra che la nave che trasportava il quadro ebbe problemi in prossimità di quello che allora era soltanto un paesino di pescatori; i marinai all’improvviso sentirono una voce provenire dalla figura della Vergine che ripeteva “posa,posa” ovvero “ferma, ferma”.
L’opera fu portata a terra e posta all’interno dell’ormai distrutta Chiesa di San Vito, ma durante la notte fu ritrovata su un albero vicino al mare. Tutti i cittadini pensarono ad un miracolo ed avviarono la costruzione della chiesa odierna.

Spiaggia di Fornillo

agerola, CAMPANIA: AMALFI, AGEROLA E POSITANO

La Spiaggia di Fornillo è sicuramente una delle più caratteristiche della Costiera Amalfitana. L’accesso alla spiaggia è consentito attraverso una passeggiata dalla Spiaggia Grande, altra principale spiaggia della località.
Oltre che potersi rilassare e godere di un bagno nelle acque limpide di Positano, da questa spiagge potrete vedere una delle torri saracene utilizzate nel periodo delle Repubbliche Marinare per prevenire gli attacchi dal mare.

In cerca di idee per i tuoi itinerari alla scoperta dell’Italia? Scopri di più nella nostra sezione Itinerari, ad esempio potreste visitare la bella Reggio Calabria, sulla punta dello Stivale!