La Calabria occupa la parte inferiore estrema dell’Italia continentale, occupando la porzione di territorio che ricorda “la punta” dello stivale.
Questa Regione è ricca di turismo, grazie ai suoi paesaggi che variano dal mare limpido di Tropea alle fresche cime della Sila, eppure conserva piccoli gioielli culturali, come il suo capoluogo: Reggio Calabria.

Questa città viene spesso considerata solo un punto di passaggio per raggiungere le mete “più turistiche” oppure come punto di partenza/arrivo dalla Sicilia.
Uno sguardo più attento, però, noterà le grandi bellezze di Reggio Calabria, sia livello storico che paesaggistico, oggi IlGustonauta vi porta a scoprirne qualcuna!

IL MUSEO ARCHEOLOGICO

reggio calabria, CALABRIA: REGGIO CALABRIA

Il Museo Archeologico di Reggio Calabria, anche conosciuto come Museo Nazionale della Magna Grecia, conserva tra i più importanti reperti storici della Magna Grecia, tra cui i celebri Bronzi di Riace.

Attualmente il Museo si sviluppa su oltre 11.000 mq e su quattro livelli, raccontando la nostra cultura dalla Preistoria sino al Periodo Romano.

Il livello D è sicuramente quello più importante, in cui l’accesso è consentito in modo scaglionato, per 20 minuti al massimo.
Qui dal 1981 sono conservati i due Bronzi: una statua è alta 198 cm e rappresenta un guerriero, originariamente aveva l’elmo e lo scudo e, probabilmente vista la posizione del braccio, una lancia; la seconda è alta 197 cm e si pensa rappresenti un re, ipotesi derivante dalla tenia che porta sulla testa, una fascia che veniva usata per le acconciature regali.

Si pensa che l’artista sia lo stesso per entrambe le statue e che le abbia realizzate ad Argo, attorno al V secolo a.C. .

I dettagli anatomici sono accurati, e i dettagli sorprendenti: gli occhi sono di calcite bianca, con le iridi in pasta di vetro e il condotto lacrimale di pietra rosa. I capezzoli, le ciglia e le labbra sono di rame e il re ha i denti d’argento. ​

In questa sala possiamo trovare anche il Relitto di Porticello, i resti di una nave affondata intorno al V secolo a.C., ritrovata nello stretto di Messina nel 1969.

LUNGOMARE

reggio calabria, CALABRIA: REGGIO CALABRIA

Il Lungomare Falcomatà, così chiamata in onore del’ex sindaco, è lungo 1.7 km e percorre tutta l’area costiera compresa tra il porto ed il Fortino a Mare, è una delle maggiori attrazioni della città.

La passeggiata si dirama tra brezza marina e piante centenarie, proprio la sua bellezza gli valse una menzione da parte di D’annunzio, che lo definì “Il più bel chilometro d’Italia“.

Il Lungomare fu ricostruito dopo un terremoto nel 1908, con un sistema di passeggiate a più livelli ed arricchendosi di tre sculture di Rabarama, scultrice romana famosa per le sue sculture umanoidi, solitamente colorate e ricoperte da lettere e simboli.

reggio calabria, CALABRIA: REGGIO CALABRIA
Arena dello Stretto

Durante la nostra passeggiata, non possiamo non ammirare l’Arena dello Stretto, intitolata al senatore Ciccio Franco, un anfiteatro “moderno” ispirato agli antichi teatri greci. Qui si svolgono alcuni degli eventi musicali, teatrali e cinematografici più importanti della città.
L’Arena offre una magnifica vista sullo Stretto e, quando il cielo è sgombro di nuvole, osservando la sponda siciliana e il profilo disegnato all’orizzonte da Messina e dall’Etna, si può assistere al “miraggio della fata Morgana”, un fenomeno ottico visibile solo dalla costa calabra, per cui la Sicilia, riflessa nel mare, sembra così vicina da poterla toccare.

VILLA GENOESE ZERBI

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La villa Genoese Zerbi è un edificio storico della città, situata sul corso Vittorio Emanuele III nell’area dove, prima del 1860, vi era l’antica villa in stile barocco della famiglia dei Marchesi Genoese, antica famiglia del patriziato Reggino.

Il terremoto del 1908 distrusse la villa, che fu ricostruita nel 1915 con un progetto degli ingegneri Zerbi, Pertini e Marzats.
Il nuovo edificio si ispira ai modelli neogotici veneziani del XIV secolo ed è composto da loggiati ed elementi a torre.

Per alcuni anni la villa è stata usata come polo espositivo ed è stata sede espositiva della Biennale di Venezia nel Mezzogiorno d’Italia.

In corrispondenza di questa villa troviamo le tre celebri di Rabarama: la prima, Trans-lettera, è un’enorme figura col capo chino, di bronzo dipinta di bianco e nero; c’è poi Labirintite, semisdraiata, in bronzo dipinto di bianco e verde, e Costell-azione, accovacciata, in alluminio dipinto di bianco e bordeaux. I simboli geometrici e le lettere che decorano le sculture rappresentano le infinite combinazioni e le varietà possibili dell’essere umano.

CASTELLO ARAGONESE

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Il Castello Aragonese si trova nell’omonima piazza ed insieme ai Bronzi di Riace è uno dei simboli di Reggio Calabria.
Nonostante l’epiteto “Aragonese”, testimonianze della presenza del castello si hanno già dal 536.

La fortezza passò dalla proprietà dei Bizantini a quella dei Normanni, sino ad arrivare alla famiglia d’Angiò; ogni “proprietario” nel corso dei secoli operò dei restauri, per adeguare la struttura all’evoluzione delle macchine d’assedio e alle artiglierie.


Fu, nel 1458, re Ferrante a fare aggiungere due torri merlate e il fossato, mentre, nel 1539, Pietro da Toledo ne aumentò la capienza permettendo al popolo reggino di trovare riparo dalle invasioni turche.
Convertito in caserma al tempo di Ferdinado I, il castello Aragonese si è trasformato, in epoca risorgimentale, in prigione politica e in luogo di esecuzione dei ribelli.

Nel 1986, a seguito di opere di conservazione post-terremoto mal eseguite, parte della struttura crollò motivo per cui si valutò di demolire la struttura. Oggi rimangono solamente le due torri ed il lato di mura che le collega, al loro interno si svolgono mostre ed eventi culturali.

CHIESA DEGLI OTTIMATI

reggio calabria, CALABRIA: REGGIO CALABRIA

Ultima tappa del nostro tour, di fronte al Castello, è la Chiesa degli Ottimati, un’antica chiesa in stile normanno-bizantino.
La chiesa, chiamata anche Chiesa di Santa Maria Annunziata, risale al X secolo e prese il nome dall’antica cripta degli Ottimati che fu realizzata come struttura d’appoggio per la chiesa d’epoca normanna del XII secolo dedicata a San Gregorio Magno.

Gli Ottimati erano una congregazione di nobili fondata dai Normanni, nella chiesa sono conservati gli stemmi in marmo delle famiglie nobili Reggine più celebri.

L’impianto originale fu incendiato da un’incursione saracena del 1594; successivamente fu profondamente danneggiata da diversi terremoti.
Nel 1916 fu spostata e rimontata per adeguarsi alle esigenze di ricostruzione della città a seguito del terremoto del 1908.
L’opera di ricostruzione della chiesa attuale terminò nel 1933, sotto la supervisione della Scuola del Beato Angelico.

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