Crocevia tra Nord e Centro Italia, geograficamente al centro del quadrilatero Milano-Genova-Firenze-Venezia, troviamo la bella Bologna, capoluogo dell’Emilia Romagna.

Celebrata negli anni da grandi autori della musica Italiana, quali Guccini e Lucio Dalla, questa perla Emiliana si è guadagnata durante il tempo diversi appellativi: La Dotta, per la presenza di una delle più antiche Università d’Italia; La Rossa, per il colore della città conferito dai tetti e dalle case tipici dell’epoca medievale; La Grassa per la varia e gustosa tradizione culinaria.

IlGustonauta vi porta alla scoperta della città, tra arte e cucina, per godersi una perfetta gita fuori porta autunnale!

PIAZZA MAGGIORE

Piazza Maggiore, la “Piazza Grande” cantata ed amata da Lucio Dalla, è il cuore pulsante della città, fulcro della vita cittadina e crocevia delle vie dello shopping e della vita “mondana”.

L’imponente piazza si sviluppa con una particolarissima pianta, in cui spiccano la Basilica di San Petronio sul “piazzale” principale e la Statua di Nettuno lateralmente, in corrispondenza del Palazzo dei Banchi e del Palazzo del Podestà.

La storia di questa piazza inizia nel 1200, quando il Comune adibì questa piazza a mercato pubblico, abbattendo tutti gli edifici circostanti, così da ottenere un enorme spazio a cielo aperto.
Solo nel 1400 assunse la “forma” definitiva, come la vediamo oggi.

Un simpatico aneddoto riguardo a questa piazza riguarda gli studenti universitari: si dice, infatti, che porti sfortuna ai laureandi attraversare la piazza in diagonale e sia bene farlo, solo e soltanto, costeggiando i portici.+

BASILICA DI SAN PETRONIO

, BOLOGNA

Rimaniamo in Piazza Maggiore, dove non possiamo fare a meno di notare la Basilica di San Petronio, maggiore chiesa della città e quinta chiesa al mondo per dimensioni.

L’inizio dei lavori per la sua costruzione risale al 1390, ma si prolungò nei secoli, prevedendo anche la demolizioni di torri ed edifici circostanti.
San Petronio appartenne per diverso tempo al Comune, che la utilizzò per diversi scopi: da luogo cerimoniale a tribunale, o ancora luogo di ritrovo pubblico. Nel 1929, a seguito dei Patti Lateranensi, divenne proprietà della Diocesi e fu istituita come Basilica della città.

Opera particolare da notare è la Meridiana di Cassini, costruita per dimostrare che è la Terra a girare intorno al Sole e non viceversa, com’era credenza del tempo.

Un’altra esperienza da non perdere se visitate San Petronio è la salita (con ascensore!) sulla nuova terrazza panoramica, da cui potrete ammirare i tetti ed i paesaggi circostanti da ben 54 metri di altezza.

TORRE DEGLI ASINELLI

, BOLOGNA

Lasciamo Piazza Maggiore e ci dirigiamo verso sinistra, in direzione della Torre degli Asinelli, celebre simbolo della “capitale” Emiliana.

Nonostante il nome al singolare, a rappresentare Bologna sono due torri affiancate, non una: quella Degli Asinelli e la Garisenda, tra le poche superstiti della moltitudine costruita tra il XII ed il XIII secolo.

La Garisenda fu costruita dalla famiglia dei Garisendi, in competizione con la famiglia degli Asinelli, con l’intento di sovrastare in altezza quella vicina, di proprietà della famiglia avversaria; difetti strutturali, però, provocarono un cedimento precoce delle fondamenta, che determinò un evidente abbassamento della torre, rispetto a quella attigua.

La Torre degli Asinelli è visitabile e dopo aver percorso 498 gradini è possibile ammirare un meraviglioso panorama, a 97,20 metri d’altezza.
La Torre Garisenda, invece, di 47 metri d’altezza, non è visitabile.

PIAZZA SANTO STEFANO

, BOLOGNA

Rimaniamo nel centro storico, ci addentriamo tra le strette vie del centro storico e giungiamo a Piazza Santo Stefano.
Questa deliziosa piazza dal pavimento ciottolato è nota soprattutto per il complesso delle Sette Chiese, sette edifici molto antichi che, anche se di età differenti, si amalgamano in modo armonico.

Nonostante le differenze temporali tra gli edifici, è probabile che all’origine vi fosse un progetto unico ideato dal vescovo Petronio, che, dopo un viaggio in Terra Santa, volle riprodurre i luoghi sacri di Gerusalemme attraverso un percorso tra differenti edifici.

Oggi, dopo numerosi atti di modifica della piazza e di restauro, il numero di edifici del complesso di quattro, a discapito delle sette iniziali.

CANALI DI BOLOGNA

, BOLOGNA
Finestrella di Via Piella

Una caratteristica poco conosciuta di Bologna sono i suoi canali: ormai in gran parte nascosti ed interrati a partire dagli Anni ’50, negli ultimi anni i cittadini stanno cercando di riqualificarli e di dare nuovo splendore alla “piccola Venezia” Bolognese.

Tappa da non perdere è sicuramente la Finestrella di Via Piella, piccolo scorcio quadrato sul Canale delle Moline.
Oltre alla celebre Finestrella, in diversi angoli della città, a sorpresa, è possibile incontrare chiuse, torrenti seminascosti od udire il rumore dell’acqua, pur non vedendola, come accade nel Ghetto Ebraico, in cui si può distinguere chiaramente (senza vederlo) il rombo del Salto del Reno.

SANTUARIO DELLA MADONNA DI SAN LUCA

, BOLOGNA

Ultima tappa, non per importanza, è la celebre San Luca, Chiesa simbolo di Bologna posta sul Colle della Guardia, collegata alla città da un lungo portico di ben 4 km, che dal centro porta sino alla meta.

La Chiesa risale al 1757 sulle fondamenta di una precedente chiesa quattrocentesca e deve il suo nome al culto dell’immagine della Beata Vergine di San Luca (la prima immagine realizzata direttamente dall’Evangelista).

Il portico coperto della chiesa ha un significato simbolico: esso è infatti formato da 666 (numero del demonio) arcate e collega il santuario a Porta Saragozza, i portici hanno la forma di un serpente (il diavolo) schiacciato dal piede della Madonna, rappresentato dalla chiesa con la sua immagine miracolosa. Il percorso di salita verso San Luca rappresenta quindi un percorso di redenzione dal peccato.

COSA MANGIARE A BOLOGNA

Sin dai suoi albori, Bologna ha sempre goduto di fama per la qualità dei suoi prodotti gastronomici, arricchiti da studenti e professori provenienti da ogni parte del mondo.

La cucina Bolognese offre una gran varietà di prodotti, in cui la fanno da padroni paste all’uovo e carne di maiale, le prime preparate da esperti pastai di tradizione familiare e la seconda derivante da allevamenti di estrema qualità.

Il nostro pasto non può che iniziare con un antipasto di salumi e crescentine, una preparazione simile alla pasta di pane, che viene tagliata a losanghe e fritta, assumendo una tipica forma rigonfia.

Tra i primi piatti non possiamo non citare i celebri tortellini in brodo o le tagliatelle con ragù (mi raccomando, rigorosamente fatto in casa!) o, ancora, qualsiasi delle diverse tipologie di tortelli proposte dalle gastronomie delle vie del centro, da consumare con un semplice condimento di burro e Parmigiano Reggiano.

Se preferite un secondo, la scelta non può che ricadere sulla cotoletta alla bolognese, ricoperta da formaggio e da una fetta di prosciutto.
Finite in dolcezza con il celebre certosino, un dolce natalizio preparato con: miele, mandorle, frutta candita, pinoli, burro, uva sultanina, cannella e cioccolato fondente.

Prima di lasciare la zona, vi consigliamo una visita da FICO , il centro commerciale promosso da Eataly in cui trovare tutta l’eccellenza del cibo italiano, unita ad alcune esperienze sensoriali.

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